Vivere Lecce e la questione della xylella

Vivere Lecce e la questione della xylella

Gentili Signore e Signori,

innanzitutto un saluto ai nuovi entrati in Consiglio Comunale e un augurio a tutti di buon lavoro, ben consci delle “difficoltà” che gli uffici comunali stanno attraversando e che si ripercuotono sulla città intera.

Come Associazione, da 28 anni segnaliamo le problematiche più gravi direttamente ai Consiglieri, e poi, con l’evoluzione della comunicazione, inserendole nel web viverelecce.altervista.org e su Facebook dove il Gruppo Vivere Lecce, oggi, supera i 13.100 membri nonostante i limiti che mettiamo per il buon funzionamento educato, e quale voce dei cittadini: condividiamo totalmente il pensiero dell’Accademico della Crusca e Professore Emerito Rosario Coluccia e siamo impegnati nella emarginazione degli “odiatori seriali”.

Detto questo, vi trasmettiamo la richiesta del luglio 2018 e riguardante il patrimonio di olivi secolari che, durante l’Amministrazione Poli Bortone, l’assessore Antonio Capone volle far avere alla nostra città.

Su FB vi è tutta la storia. Caduta l’amministrazione, in primavera, periodo idoneo, scrivemmo al Commissario e ottenemmo, grazie all’intervento della Segretaria Generale e di un Ispettore Regionale che il millenario di Piazza sant’Oronzo, verificata con le analisi la presenza di xylella, fosse affidata alle cure del dott. Agronomo Giovanni Melcarne, ideatore della tecnica che forse, e ce lo auguriamo, darà un contributo alla rinascita l’olivicoltura salentina. Fatto quello però, non riuscimmo a far intervenire su tutti gli altri secolari molti dei quali che pure, e senza bisogno di analisi mostravano, allora, i primi segni.

La natura ha impiegato secoli e noi permettiamo che muoiano senza tentare l’unica strada oggi esistente!

Probabilmente è troppo tardi e non arriveremo alla prossima primavera o, se arriveremo, i sopravvissuti se ogliarole e celline, saranno probabilmente in condizioni troppo precarie da garantire sopravvivenza, e quindi difficilmente trovando chi possa tentare l’innesto con il rischio di essere “condannato” dagli “strani” personaggi che hanno negato e alcuni ancora negano, la xylella nonostante la decisa presa di posizione della scienza mondiale e della stessa UE.

I tentativi di trovare altre finestre temporali, come in novembre, sono falliti perché gli innesti hanno attecchito, ma sono stati bruciati dal gelo invernale.

Detto questo, il millenario sarebbe da far seguire dal dr. Melcarne, fra le altre anche Presidente dell’unica DOP della provincia, per la “gestione” degli innesti da leggermente diradare per far affrontare l’inverno e poi, al momento utile, lasciare i più grossi per eventuali altri innesti.

P.S.: Ci rendiamo conto delle difficoltà di decidere per chi non è esperto. Esiste la scienza ufficiale e riconosciuta, esiste la UE, esistono gli Ispettorati dell’Agricoltura per tutta l’assistenza e anche per le analisi. Poi esiste chi vende prodotti. Se esistesse la cura, il nostro territorio non sarebbe completamente tabula rasa e basta guardare!

Augurando buon lavoro, si inviano i migliori saluti

Il Presidente

Beppe D’Ercole

Lecce, 30 settembre 2019

 

allegati

 

Una interessante discussione sul gruppo Facebook “Vivere Lecce”

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1/10/2019