Rinasce l’antica Rudiae

Rinasce l’antica Rudiae
Quanto prima, fra fine primavera e estate, inizieranno i lavori per la realizzazione del Parco archeologico di Rudiae nel “Fondo Acchiatura”, di proprietà comunale, situato a ovest del centro abitato di Lecce, fra via San Pietro in Lama e via vecchia Copertino, nella zona conosciuta come la “Cupa”,dove ormai da troppo tempo giacciano abbandonate le rovine dell’antica Rudiae, forse la città più nobile e più importante dell’antico Salento, la Messapia, per aver dato ai natali al poeta Ennio, fondatore della letteratura latina, che qui vi nacque nel 239 a.C., come si ricava dalla testimonianza di Varrone nel suo libro “De Poetis”. “Città greca “, la definisce poi Strabone geografo del I° secolo, i cui rinvenimenti, avvenuti in oltre un secolo e mezzo, consentono di farla risalire almeno al VI secolo a.C. La città aveva una cinta muraria di quasi quattro chilometri che racchiudeva una superficie di cento ettari. Resti delle mura si intravedono anche sulla Lecce –Gallipoli,di fronte al Vito Fazzi; mentre due tombe ben conservate si ritrovano nei pressi del cavalcavia confinanti con la villa di proprietà Porcari.

 

Lo ha annunciato il professore Francesco D’Andria, direttore della Scuola di specializzazione in archeologia dell’ Università del Salento, nel corso di una conferenza tenuta nel febbraio scorso: “Rudiae, un’esperienza di cittadinanza attiva”, presso la restaurata Chiesetta Balsamo di via Puozzolo a Lecce, che per la prima volta è stata utilizzata come centro di incontro e cultura, organizzata dal Presidente del Quartiere Rudiae Ferrovia Carmelo Isola e da Beppe D’Ercole, Presidente dell’Associazione Vivere Lecce. I costi dei lavori e delle indagini archeologiche saranno sostenuti da appositi finanziamenti, di cui il primo è già disponibile e in via di definizione finale; altri finanziamenti sono previsti a breve.

 

Si tratta nel complesso di un ampio programma che mira a recuperare il “Fondo acchiatura”,già acquisito negli anni 80 dal Comune di Lecce, certamente il centro dell’antico abitato, in cui sono presenti notevoli strutture come quella di un probabile tempio, con al di sotto un ipogeo, un tratto di strada romana, fondazioni di abitazioni e tombe. Il progetto prevede anche la costruzione di un Laboratorio per l’Archeologia, per i giovani e i ragazzi che prenderà il via con il coinvolgimento degli studenti del vicino Liceo Artistico. A comprova dell’abbandono di cui Rudiae è stata sempre oggetto, lo studioso ha citato un articolo di Sigismondo Castromediano, il nobile salentino originario di Cavallino, pubblicato nel 1868 sul “Cittadino Leccese” in cui è descritto il saccheggio di una tomba di Rudiae da parte incoscienti e” barbari “ predatori, in cui le ossa venivano gettate al vento e i corredi venduti per un bicchiere di vino ! Il professor D’Andria ha infine sollecitato tutta la cittadinanza, i residenti del Quartiere Rudiae,ad iniziative per il recupero di Rudiae, e per diffondere la conoscenza fra i cittadini leccesi del sito dell’antica città, in cui si ritrovano le origini della odierna Lecce e della più antica civiltà del Salento.

 Nicola De Paulis